E tu come lo mantechi? E’ lo slogan del contest dedicato al Gran Tour d’Italia del Veneto dell’Associazione Italiana Foodblogger, ossia un contest che renda onore a uno dei piatti principali della cucina del nord, del Veneto in particolare: il risotto.
Poche le regole da seguire per partecipare al contest, ovvero utilizzare solo riso italiano, e utilizzare un prodotto tipico della regione di chi lo propone; nel mio caso, il Lazio.

La scelta del riso da utilizzare è stata semplice, e senza doverci pensare troppo è ricaduta sul riso Vialone nano semilavorato, una varietà tipica del territorio veronese, che grazie alla lieve lavorazione, conserva parte delle fibre e risulta un riso ricco di vitamine e proteine. E’ ideale per risotti sgranati grazie ad un’ottima tenuta in cottura, risotti come piacciono a me!
Dovendo scegliere tra i prodotti tipici della mia regione, la scelta non poteva non ricadere sul carciofo romanesco del Lazio IGP ed il pecorino romano DOP.
Il Carciofo romanesco del Lazio IGP è un ortaggio mediterraneo ricco di benefici effetti sulla salute, oltre ad essere molto gustoso. Col suo colore violaceo e la forma tondeggiante è un prezioso alleato per il nostro benessere perché ricco di vitamine C e K e di sali minerali. Come riconoscere un carciofo romanesco, o anche detto “cimarolo”? Oltre al colore violaceo ed alla forma tondeggiante, un’altra particolarità di questa varietà è la totale assenza di spine e peluria interna. Dal novembre 2002, ha ottenuto il riconoscimento dell’indicazione geografica protetta “Carciofo romanesco del Lazio IGP“, tutelata a livello europeo, e la zona di produzione è circoscritta ad alcune aree delle province di Viterbo, Roma e Latina.
Ad impreziosire col suo gusto intenso ed ad arricchire col suo profumo forte, vi è il pecorino romano DOP. Di origini antichissime, il pecorino romano è un formaggio a pasta dura prodotto con latte intero fresco di pecora, proveniente esclusivamente dagli allevamenti della zona di produzione del Lazio. Si presenta con una crosta sottile di colore avorio chiaro o paglierino naturale, a volte cappata con appositi protettivi per alimenti di colore neutro o nero. Il gusto del formaggio è aromatico, lievemente piccante e intenso.
Dal matrimonio di questi tre prodotti di eccellenza italiana, prepariamo il mio risotto.

Ingredienti
per 4 persone
- 350 gr di riso Vialone nano semilavorato
- 6 carciofi romaneschi IGP
- 100 gr di pecorino romano DOP
- 1 scalogno
- 1/2 bicchiere di vino bianco*
- 3 cucchiai di olio extra vergine di oliva
- 50 gr di burro
- sale
- 500 ml di brodo vegetale
- 1 limone
- olio di arachide
*anche per la scelta del vino con cui sfumare il riso è ricaduta sul vino dei castelli romani, la mia casa, dove sono nata, dove sono legata nei ricordi della mia adolescenza.
Procedimento
- Per preparare il risotto risotto, dobbiamo dapprima mondare i carciofi privandoli delle foglie esterne più dure e della parte fibrosa dei gambi.
- Tagliare i carciofi a spicchi abbastanza sottili ed immergerli subito in una ciotola con acqua fresca ed il succo del limone, insieme ai gambi tagliati a rondelle sottili (così da non farli annerire).
- Tagliare finemente lo scalogno e farlo appassire nell’olio di oliva extravergine. Unire i carciofi scolati dell’acqua acidula, mantenendo da parte 8 spicchi sottili di carciofo che useremo successivamente.
- Far insaporire e rosolare a fiamma media i carciofi, quindi unire anche il riso e farlo tostare qualche minuto a fuoco vivace.
- Sfumare con il vino, mescolando accuratamente, lasciando che evapori completamente.
- Una volta evaporato il vino, abbassare la fiamma e continuare la cottura del riso aggiungendo poco brodo ben caldo alla volta, fino a completare la cottura (in media 15-20 minuti, dipende dal riso utilizzato). Aggiustare eventualmente di sale.
- A cottura ultimata,togliere dal fuoco e mantecare con il burro ed il pecorino romano DOP grattugiato.
- Lasciar riposare il risotto qualche minuto prima di trasferirlo nel piatto da portata.
- Nel frattempo, riprendere gli spicchi di carciofo lasciati da parte, scolarli dall’acqua acidula ed infarinarli.
- Portare a temperatura l’olio di arachide e gettarvi i carciofi infarinati. Far colorare bene.
- Servire il risotto ai carciofi e pecorino accompagnandolo con qualche spicchio croccante di carciofo fritto e una spolverata di pecorino romano.

Cara Sabrina, questo si che si può chiamare risotto speciale!!!
Ciao e buon fine settimana con un abbraccio.
Tomaso
Questo è un signor risotto Cara mia! Sai che quei carciofi ogni tanto li vedo qui da me, ma purtroppo si vendono poco evidentemente perché trovarli freschi è un miracolo, così non so come si cucinano. Non ho mai mangiato infatti i carciofi alla giudea, quanto mi piacerebbe! Tanti in bocca al lupo per il contest 😘💪
Ciao, complimenti una bella proposta… me la segno
adoro gli ingredienti che hai usato!!!
Ciao
Gabriella
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