Ben ritrovati al nostro appuntamento mensile con la Rubrica Idea Menù, un appuntamento dedicato al Menù Del Ringraziamento.
Il Giorno del Ringraziamento (Thanksgiving Day) è una delle feste più sentite e festeggiate negli Stati Uniti d’America ed in Canada, che si festeggia il quarto giovedì del mese di Novembre (in Canada è invece il secondo lunedì di ottobre).
Si tratta di una festa di origine religiosa, introdotta nel 1620 dai Padri Pellegrini arrivati in America dall’Inghilterra, che solo grazie all’aiuto dei nativi americani, riuscirono ad ambientarsi, a coltivare la terra e allevare animali. Per ringraziare Dio per quest’unione ed i successi ottenuti da questa, si riunirono insieme in quello che fu il primo banchetto del ringraziamento! Nel 1863 il “Thanksgiving Day” diventa una festa riconosciuta e grazie a Lincoln in piena Guerra di Secessione.
Ancora oggi, intere famiglie si riuniscono intorno al tavolo come segno di gratitudine per le fortune ricevute nell’anno trascorso. In questo giorno si preparano le ricette della tradizione, tramandate da generazioni, si guarda il football e si segue la tradizionale parata di New York, organizzata ogni anno per il Ringraziamento, sin dal 1914.
Il menù del Thanksgiving è ben strutturato, carne e grano sono gli elementi fondamentali a partire dal primo Ringraziamento. La portata principale è il tacchino ripieno, cucinato in ogni famiglia con la propria ricetta tradizionale (spesso anche segreta), offerto anche ai vicini di casa ed alle persone meno fortunate. Viene servito con della salsa gravy e salsa di mirtilli, e accompagnato da patate dolci ripiene o in purea, verdure varie (immancabili le pannocchie alla griglia), pane di mais e, per finire, la torta di zucca!
Da qualche anno il Thanksgiving Day è arrivato anche in Italia, e con il nostro Menù Del Ringraziamento, vogliamo offrirvi un assaggio di questa festività.
Per l’occasione, ho pensato ad un contorno di verdure semplice e ricco di sapore, che racchiude i sapori e gli alimenti simbolo di questo giorno: zucca, patate dolci e mirtilli rossi, che vanno ad arricchirsi e completarsi con altre verdure. Un piatto leggero e nutriente, da accompagnare con la salsa preparata per servire il tachino ripieno.
Ingredienti
Per 4-6 persone
- 4 patate dolci a pasta bianca
- 200 gr di polpa di zucca
- 100 gr di mirtilli rossi (freschi o surgelati)
- 3 carote gialle
- 3 carote viola
- 3 carote arancioni
- 100 gr di taccole
- 70 gr di germogli di fagioli Borlotto
- 1 scalogno
- 1 bicchiere di acqua
- buccia grattugiata di mezza arancia
- 10 gr di sale
- 1 cucchiaio di olio di semi di girasole Alto Oleico CiaoBio Agricola Grains
Procedimento
- Lavare bene le verdure e sbucciare. Per evitare che le patate si ossidino una volta sbucciate, lasciarle in immersione in acqua fresca.
- Mondare le taccole, lavare e lasciar scolare. Lavare accuratamente e lasciar scolare anche i germogli di fagiolo. Ripetere l’operazione anche per i mirtilli.
- Tagliare le taccole in piccoli pezzi, così come la zucca e le patate, tagliare a rondelle le carote, e tagliare in quattro spicchi lo scalogno. Versare tutto in una wok, unire anche l’olio e il bicchiere d’acqua. Unire anche la buccia di mezza arancia grattugiata.
- Porre sul fuoco a fiamma media, con coperchio, saltando di tanto in tanto, per una 10-15 minuti, fino a quando gli ortaggi risultano morbidi ma sodi, non sfatti; quindi togliere il coperchio e lasciar saltare per 5 minuti le verdure a fiamma vivace.
- Impiattare e servire caldo il contorno che, grazie ai mirtilli ed alle carote viola, avrà assunto delle graziose sfumature violacee.
L’idea in più: per rendere ancor più appetitoso il piatto, si può aggiungere della granella di nocciole o dei pinoli tostati.
Prima di lasciarvi qualche chicca sul Thanksgiving Day, andiamo a vedere insieme le altre proposte del Menù Del Ringraziamento
Antipasto Carla: Caesar dip with crudités
Primo Laura: Vellutata di zucca
Secondo Paola: Tacchinella ripiena
Dolce Linda: Pumpkin pie
5° portata Sabrina: Contorno viola per il “Thanksgiving Day”
Un pò di Storia:
I Padri Pellegrini, perseguitati in patria per la loro adesione ad un cristianesimo rigorosamente calvinista, decisero all’inizio del diciassettesimo secolo di abbandonare l’Inghilterra e andare nel Nuovo Mondo, l’attuale America del Nord.
102 pionieri (52 uomini, 18 donne e 32 bambini) imbarcati a bordo della Mayflower, arrivarono sulle coste americane nel 1620, dopo un duro viaggio attraverso l’Oceano Atlantico; durante il viaggio molti si ammalarono e alcuni morirono. Quando arrivarono, con l’inverno ormai alle porte, si trovarono di fronte a un territorio selvatico e inospitale, fino ad allora abitato solo da nativi americani.
I Pellegrini avevano portato dall’Inghilterra dei semi di vari prodotti che si coltivavano in patria e li seminarono nella terra dei nuovi territori. Per la natura del terreno e per il clima, la semina non produsse i frutti necessari al sostentamento della popolazione, per cui quasi la metà di loro non sopravvisse al rigido inverno. Questa situazione rischiava di riproporsi anche l’anno successivo se non fossero intervenuti i nativi americani, che indicarono ai nuovi arrivati quali prodotti coltivare e quali animali allevare, nella fattispecie il granturco e i tacchini.
Dopo il duro lavoro degli inizi, i Pellegrini indissero un giorno di ringraziamento a Dio per l’abbondanza ricevuta e per celebrare il successo del primo raccolto. I coloni invitarono alla festa anche gli indigeni, grazie ai quali avevano potuto superare le iniziali difficoltà di adattamento ai nuovi territori, gettando le basi per un futuro prospero e ricco di ambiziosi traguardi. Nel menù di quel primo Ringraziamento americano ci furono pietanze che divennero tradizione per le feste – in particolare il tacchino e la zucca – insieme con altre carni bianche, carne di cervo, ostriche, molluschi, pesci, torte di cereali, frutta secca e noccioline.
Il 29 giugno 1676 Edward Rawson redasse una proclamazione ufficiale di Thanksgiving per conto del governatore della contea di Charlestown, in Massachusetts, che aveva deciso di indire un giorno di ringraziamento per la buona sorte di cui godeva la comunità e per celebrare la vittoria contro gli “indigeni pagani”, cioè gli stessi nativi americani che avevano accolto e condiviso il territorio con Bradford e gli altri fondatori della colonia di Plymouth.
Nei secoli successivi la tradizione del Thanksgiving si estese a tutto il Paese. Le tredici colonie (i primi stati americani) non celebrarono contemporaneamente il Giorno del ringraziamento fino all’ottobre del 1777, quando ne fu indetto uno per festeggiare la vittoria contro gli inglesi a Saratoga nella guerra per l’indipendenza. Fu George Washington, il primo presidente degli Stati Uniti d’America, a dichiarare la festa per tutti gli stati nel 1789 proclamando una giornata nazionale di ringraziamento. Molti risero dell’idea, a cominciare da Thomas Jefferson, che da presidente non vi diede alcun seguito. Ma a metà del XIX secolo il Thanksgiving era diffuso nella maggior parte del territorio americano e osservato da tutti gli strati sociali, dai ricchi ai meno abbienti.
Tratto da Wikipedia
Curiosità:
Prima del Giorno del Ringraziamento, dal 1963, alla Casa Bianca viene liberato un tacchino tra quelli donati dalla Turkey Federation al Presidente. Un simpatico gesto di clemenza che invita tutti gli americani a scegliere un nome per il tacchino. Si può vedere la gallery delle grazie presidenziali sul sito della Casa Bianca.
Il giorno dopo al Thanksgiving Day invece, viene definito “Black Friday” (venerdì nero) e per gli statunitensi dà ufficialmente avvio allo shopping natalizio.
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Che splendidi colori, un contorno di verdure molto accattivante!!!
Baci
Eccomi!! In ritardo ma finalmente eccomi!!
Grazie mille mia cara!
Si, colori accesi perché non manchino mai neanche in tavola!!
Un bacione
Proprio bello questo contorno, Sabri, e con verdurine che mi piacciono molto 🙂 Bacioni
Grazie mille Carla!! Semplice, veloce, buono… Niente di più?
Un bacio grande
buonissimo!
Grazie tesoro!!