Allergia al latte – Allergie Alimentari

 

Allergia alimentare e cucina anallergica

ALLERGIE ALIMENTARI E CUCINA ANALLERGICA

L’allergia alimentare è un funzionamento anomalo del sistema immunitario che percepisce una sostanza normalmente innocua come una minaccia (un allergene) e attacca le difese immunitarie dell’organismo.

I soggetti allergici devono eliminare del tutto l’alimento incriminato dalla loro dieta alimentare giornaliera. Si parla pertanto di cucina anallergica.

Allergia al latte vaccino e suoi derivati

In questo articolo si parla principalmente di allergia al latte e derivati del latte. Su questa specifica allergia alimentare è basato tutto il blog e le ricette in esso contenute (eccezion fatta per le ricette pubblicate prima del 2012 e alcune eccezioni straordinarie)

Allergia al latte: chi colpisce e le reazioni allergiche

Ma quali sono i soggetti più colpiti dall’allergia al latte e quali le reazioni allergiche? Vieni a scoprirlo nel mio articolo scritto per AIFB-Associazione Italiana Food Blogger a questo link.

Tratto da una storia vera

Quella che vi racconto è la storia di una mamma al cui figlio di appena due anni viene riscontrata una allergia alimentare a tre dei principali alimenti causa di allergie nei bambini: latte vaccino (e derivati), uova e pomodoro.

Si, parlo della mia esperienza personale, ma che non è lontana da molte altre realtà.

Ricordo dapprima quella sensazione di sgomento che mi assalii, la preoccupazione di come gestire l’allergia, di come offrire un giusto pasto al mio bambino eliminando un mondo intero di alimenti.

E si, un mondo intero di alimenti.

Perché quando si dice di essere allergici ad un cibo, si immagina di dover eliminare solo quel determinato alimento, ignorando che la lista dei derivati è ben lunga, soprattutto se si pensa a tutti quei prodotti alimentari confezionati e già pronti ai quali ci affidiamo oggi a causa del poco tempo da dedicare ai fornelli.

Il mio piccolo andava al nido, e con le altre mamme dovevamo portare a rotazione delle confezioni di snack o biscotti secchi, che le insegnanti avrebbero distribuito per merenda ai bambini. Questa era una routine che dovevo abbandonare: il mio piccolo doveva avere sempre i suoi prodotti “senza”.

Ricordo la prima volta che andai a fare la spesa in un supermercato come tanti: passai ore davanti ad ogni scaffale a leggere ogni singola lista degli ingredienti di ogni singolo prodotto. Dopo ore, il mio carrello era ancora semi vuoto.

Si perché il latte (in polvere o le proteine del latte) è presente nella stragrande maggioranza dei prodotti industriali, utilizzato anche come conservante, nonché negli insaccati e affettati vari.

Era giunta l’ora di tornare sui libri e studiare di allergie alimentari nonché di cucina anallergica. Mi resi conto così che una dieta “senza” non prevede delle privazioni insostituibili o dei menù poveri, perché molte preparazioni adatte ai diversi regimi alimentari imposti dalle allergie, esistono già e fanno parte dello sconfinato ricettario della cucina tradizionale; inoltre la gastronomia offre tutte le risorse per ideare piatti alternativi, ugualmente equilibrati e gustosi.

Questo piccolo racconto vuol essere una raccolta di consigli e ricette in linea con le regole generali di una buona alimentazione, dovendo comunque seguire un regime alimentare controllato.

Prima di lasciarvi qualche idea per un menù tipo di una cucina anallergica (basta selezionare dal menù la relativa voce) adatta a tutti e in particolar modo ai bambini, credo sia doveroso dare una piccola spiegazione di cosa è, e quali sono i sintomi di una allergia alimentare; nonché della differenza con l’intolleranza alimentare con la quale molto spesso viene confusa.

Allergia alimentare e intolleranza alimentare: facciamo chiarezza

L’allergia alimentare è un funzionamento anomalo del sistema immunitario che percepisce una sostanza normalmente innocua come una minaccia (un allergene) e attacca le difese immunitarie dell’organismo.

Il risultato sono disturbi respiratori, cutanei, gastrointestinali e sistematici. Le reazioni allergiche sono dovute a meccanismi immunologi che non dipendono dalla dose di alimento assunta, e dunque diventa pericoloso anche un assaggio modesto del cibo incriminato.

Molto spesso però, una reazione negativa ad un alimento viene erroneamente interpretata come una allergia, mentre si tratta di un’intolleranza alimentare. L’intolleranza può provocare sintomi simili a quelli di un’allergia, ma la reazione non coinvolge nello stesso modo il sistema immunitario.

L’intolleranza alimentare si manifesta quando il corpo non riesce a digerire correttamente un alimento o un componente alimentare.

Mentre i soggetti realmente allergici devono eliminare del tutto l’alimento incriminato, le persone intolleranti possono sopportare spesso piccole quantità dell’alimento o del componente in questione.

E’ opportuno quindi rivolgersi sempre ad un medico specialista prima di giungere ad un’autodiagnosi e conclusioni sbagliate.

Allergia alimentare

L’allergia inizia ad esprimersi fin dai primi mesi di vita del neonato, sotto forma di dermatite, trasformandosi poi in disturbo delle vie respiratorie con la crescita. Non sono da escludersi i casi in cui i sintomi si manifestano contemporaneamente.

E’ proprio in età infantile che si manifestano le prime allergie a uno o più cibi, che col tempo possono dapprima estendersi ad altri alimenti, diventando meno importanti con il crescere, ma spesso trasformarsi in allergie agli inalanti.

Vanno invece trattate separatamente la celiachia e le allergie al nichel.

Una corretta alimentazione anallergica

Nonostante possa sembrare un lavoro arduo, adottare un’alimentazione corretta è davvero semplice e facilmente applicabile ad ogni regime alimentare, nel rispetto del proprio fisico, escludendo i cibi a cui si è allergici o intolleranti.

In aiuto oggi troviamo in commercio molti prodotti vegetali che sono una valida alternativa ai classici preparati con latticini negli ingredienti.

Le alternative vegetali ai latticini

Basti pensare alla vasta scelta di “latte” vegetale oggi disponibile: bevande a base vegetale con o senza zuccheri, arricchite in calcio e vitamine, con tanto di linee speciali per baristi che permettono di riprodurre la classica schiuma al nostro cappuccino!

Ne troviamo di cereali (soia, riso, avena, farro), di frutta a guscio (mandorle, noci, nocciola, mix di frutta secca), ne troviamo con l’aggiunta di vaniglia o di cacao. Insomma, tanti gusti per rendere la nostra colazione sempre diversa.

Anche nel mondo delle creme da cucina abbiamo la possibilità di scegliere tra panna da cucina e/o besciamella di soia o di riso, così come per la pasticceria abbiamo la sostituta della panna in versione soia o riso.

E per il “cacio sui maccheroni”?

Anche qui ci sono delle alternative vegetali da acquistare nei negozi specializzati o da poter preparare in casa (come ad esempio, la ricotta di mandorle).

Sebbene per le ricette salate sostituire gli ingredienti “incriminati” sia abbastanza semplice ed il risultato ottimo sempre garantito, in pasticceria l’assenza di determinati grassi crea disagi notevoli alla preparazione del dolce, tanto che un ri-bilanciamento degli ingredienti è fondamentale per una buona riuscita della ricetta.

Nel blog troverete tante ricette ad hoc per preparare un menù anallergico (privo di latte vaccino e suoi derivati) dall’antipasto al dolce!


ATTENZIONE: quando il blog è nato non c’era il bisogno di cucinare senza proteine del latte. Ecco dunque che molte (quasi tutte) le ricette pubblicate prima del  2013 sono ricette tradizionali, dunque CON latticini. Qualche ricetta con latticini è presente anche dopo tale data perché richiesta dal committente.

Sto lavorando per apporre su tali ricette un marchio che evidenzi la presenza di latticini a colpo d’occhio. Sarà un lavoro lungo ma ci riuscirò! Fino ad allora, chiedo scusa per l’inconveniente e ricordo di leggere la lista ingredienti prima di cimentarsi nella replica di una ricetta. 

Grazie mille a tutti per la comprensione!

L’eccezione del Parmigiano

Per la mia personale esperienza, posso però utilizzare il Parmigiano Reggiano con stagionatura oltre i 30 mesi, purché in quantità moderata.

Alcuni studi medici recenti hanno dimostrato che i soggetti allergici alla caseina (la proteina principale del latte) sono asintomatici all’assunzione di Parmigiano Reggiano, purché sia un Parmigiano a lunga stagionatura.

Questo grazie alla “proteolisi”, un fenomeno naturale in base al quale gli enzimi proteolitici presenti nel latte e nel siero innesto “predigeriscono” la caseina. La proteina viene trasformata più volte, fino a ridursi in aminoacidi liberi, più facili da assorbire per il nostro organismo.

Quindi, più la stagionatura del Parmigiano è lunga e meno sono i rischi che corre chi è allergico alle proteine del latte. Gli specialisti consigliano dunque di consumare un Parmigiano Reggiano stravecchio, stagionato 30 mesi o più.

(Fonte: Magnaparma)

Sottolineo però che il suddetto è stato introdotto nell’alimentazione del mio bambino solo dopo due anni di dieta priva di ogni latticino  e dietro stretto controllo del medico allergologo che lo tiene in cura.

Pertanto, le suddette informazioni NON sono da intendere come sostitute al parere di alcun medico o professionista della salute.

Prima di iniziare qualsiasi dieta alimentare, è INDISPENSABILE rivolgersi al proprio medico di fiducia o specialista allergologo.

Come organizzare una tavola se tra i commensali i sono problemi di allergie alimentari

Come comportarsi a tavola se tra i commensali ci sono problemi di allergie alimentari? E come prevenire possibili contaminazioni?

Vieni a leggere il mio articolo sull’argomento scritto per AIFB-Associazione Italiana Food Blogger a questo link.

In conclusione

Molto c’è ancora da dire su questo argomento.

Io continuo il mio studio e vi invito ad iscrivervi alla newsletter (trovi il form nella home) per restare aggiornati sui prossimi articoli che andranno ad arricchire e completare quest’argomento.

Se avete domande, consigli, suggerimenti, indicazioni da lasciare, vi invito a farlo anche attraverso il modulo di contatto. Insomma, parliamone insieme, scambiamoci pareri e consigli.

Sabrina


Per accedere alle ricette anallegiche utilizzando questo link diretto.

Sottolineo che tutte le ricette soprindicate sono preparare seguendo le indicazioni del nostro medico allergologo e, quindi, preparare in base alle nostre esigenze alimentari per dei piatti senza latticini adatti alla nostra alimentazione.

Prendi spunto e utilizza le mie ricette, ma consulta sempre il tuo medico allergologo per stabilire quale piano alimentare è più adatto alle tue esigenze.


Avvertenze:

Ricordo che la scelta e la prescrizione di una giusta terapia, come una terapia dimagrante o una dieta anallergica, spettano esclusivamente al medico curante e/o ad un medico specialista, che sono gli unici in grado di valutare anche eventuali rischi collaterali (quali intossicazioni, intolleranze, allergie alimentari). Tutte le notizie, preparazioni, ricette e suggerimenti contenuti in questi miei articoli hanno carattere puramente informativo, non avendo io le qualifiche per fare delle valutazioni personali e/o individuali.  Tutte le informazioni condivise in questi miei articoli relativi a determinate esigenze alimentari, sono frutto di uno studio personale effettuato per esigenze personali e/o semplice approfondimento personale sull’argomento stesso.


Letture consigliate:

Senza lattosio non sempre vuol dire senza proteine del latte!

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