Ingredienti:
per l’impasto:
250 g di farina di semola rimacinata di grano duro “Il Molino di Chiavazza”
1/2 panetto di lievito di birra
1 cucchiaino di zuchero
sale q.b.
olio evo q.b.
1/2 bicchiere di latte
per il ripieno:
200 g di cavolo nero
250 g di stracchino
3 salsiccie piccanti
Preparare le basi della pizza.
Sul piano da lavoro, formare una fontana con la farina e ricavarne un buco al centro.
Far
sciogliere il panetto di lievito di birra in un bicchiere di acqua
tiepida e versare al centro della fontana; aggiungere il cucchiaino di
zucchero (necessario per attivare il lievito).
Iniziare ad impastare aggiungendo di volta in volta un pò di farina presa dal lato del foro della fontana.
Sempre
impastando manualmente il composto, aggiungere uno per volta il latte,
il sale, l’olio e continuare ad incorporare la restante farina della
fontana.
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N. B.:
Per
il sale non so darvi una quantità precisa: noi assaggiamo l’impasto per
regolarci sulla giusta quantità di sale. Esso deve risultare ben
saporito affinchè le pizze abbiano il giusto sapore.
Per l’olio è lo stesso: il composto deve risultare omogeneo e liscio, di facile lavorazione con le mani.
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Dopo
aver lavorato bene il composto, disporlo in una ciotola molto grande
(noi usiamo una bagnarola che abbiamo comprato proprio per usarla per
questo scopo), coprire con un canavaccio pulito, e ricoprire ancora con
coperte o plaid: l’impasto deve riposare in un luogo caldo, lontano da
correnti d’aria, per poter lievitare bene.
Lasciar riposare almeno 4 ore: più il composto riesce a riposare al caldo, senza essere scoperto spesso, più riesce a lievitare.
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N. B.:
Se l’impasto risulta ben lievitato, sarà più digeribile e leggero.
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Terminato
il tempo di riposo, lavorare
ancora un pochino con le mani l’impasto lievitato,
poi iniziare ad allargarlo sul piano da lavoro, “punzecchiandolo” con la
punta delle dita.
A questo punto disporlo sulla teglia
e completare la lavorazione con le dita, fino a stenderla
completamente e ricoprire la teglia.
Lo spessore della
base della pizza dipende dal gusto personale: sarà più alta per chi ama
una pizza alta e soffice, più sottile per chi predilige una pizza bassa
e scrocchiarella.
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N. B.:
Se
avessimo a disposizione un forno professionale (che ragginge i
400°C-450°C) o un forno a legna, non avremmo bisogno di oleare le teglie
della pizza.
Utilizzando un forno normale di casa (ventilato o
non), consiglio di sporcare con dell’olio la teglia (e poi passare un
foglio di carta assorbente per toglierne l’eccesso: la teglia deve
risultare leggermente unta).
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Diversamente da altre pizze ripiene, questa che vi propongo, non è la classica pizza tagliata a metà e poi farcita, bensì è una pizza doppia che cuoce insieme alla verdura del ripieno!
Dopo aver preparato due basi di pizza, disporre una sulla teglia e spalmare lo stracchino uniformemente.
Nel frattempo mondare le foglie di cavolo nero, sciacquarle e tagliarle a pezzettoni; quindi aggiungerli alla base con stracchino.
“Sbriciolare” le salsiccie e unirle al ripieno.
Quindi disporre sopra la seconda base di pizza, a ricoprire il tutto.
Chiudere bene i bordi ed infornare (a forno già caldo) al massimo della potenza per una ventina di minuti.
La verdura cuocerà insieme alla pasta della pizza e, mentre rilascia la sua acqua di vegetazione, viene assorbida dalla pizza stessa e, quindi, ne cattura tutto il sapore (oltre a quello degli altri ingredienti!)
Oddio scusa Stefy: invece di dare invio sul "rispondi", ho cancellato il contenuto!!!!!
Scusa, ma mi sono appena svegliata: sono rinco rinco ancora!!!
Mi chiedevi comunque se il cavolo andasse aggiunto crudo: assolutamente si!
Un bacione e scusa ancora!!