Allergie alimentari: e la cucina si sconvolge…….

….. e bisogna rivedere le ricette di sempre, quelle che adorava topino.

Devi eliminare cose, devi nasconderne altre perchè a due anni non può capire perchè di punto in bianco non può più mangiarne…..

E se poi l’allergia tratta l’alimento o gli alimenti più comuni, è la fine: passi ore ed ore come una folle davanti ad ogni pacchetto al supermercato, leggendo con attenzione gli ingredienti su ogni confezione……

Compri libri su libri per capire come fare, per studiare la cosa e trovare nuove combinazioni o alimenti sostitutivi…….

E ti accorgi che in realtà la cosa è molto più estesa di come pensavi e che non sei sola: in tante hanno dovuto cambiare regole alimentari per amore dei propri piccoli ……………… si, una magra consolazione….

Dopo l’ultima corsa al PS pediatrico per l’ennesima crisi respiratoria di topino, la pediatra ha suggerito delle analisi del sangue per valutare ogni possibilità ….. e chi lo avrebbe mai immaginato che le allergie alimentari potessero dare problemi respiratori!!!

E si che tra me e il papo a questo problema  siamo familiari, ma noi abbiamo allergie a pollini etc., quindi a cose che hanno a che fare con la respirazione!  Ed invece…….

Dopo un’intera giornata di pianti per le analisi fatte, anche la scoperta di queste allergie: latte – uova – pomodoro ed ovviamente tutto ciò che ha a che fare con essi:

derivati, insaccati vari, prodotti dolciari e da forno, prodotti impanati, le stesse carni di pollame e bovine, medicinali, salse confezionate, cibi precotti,  e mele …………… si non chiedetemi il perchè, ma anche le mele rientrano nella lista!!
(ero troppo “angosciata” ed intenta  acapire come fare mentre l’allergologo mi spiegava il perchè delle mele …)

In realtà non è propriamente corretto dire allergia al latte. In realtà si tratta di allergia alla caseina vaccina, cioè alle proteine contenute nel latte bovino e nei suoi derivati, e va tenuta distinta dall’intolleranza al latte vaccino (ai soli zuccheri cioè).

L’allergia si manifesta con sintomi cutanei, gastrointestinali, respiratorie e può addirittura portare a manifestazioni di tipo anafilattico.

L’età media dell’inizio della sintomatologia è intorno ai tre mesi di vita.

Ho letto una quantità smisurata tra libri ed articoli relativi a queste patologie, e tutti dicono la stessa cosa: il latte vaccino fa male all’uomo.

Vi assicuro che leggere certe cose mi ha messo un pò di ansia: io sono cresciuta con latte di mucca (a dirla tutta da piccola andavamo a comprare il latte da una signora che aveva le mucche e veniva solo bollito a casa per pastorizzarlo).

Ed ancora oggi il cappuccino per me è essenziale per il mio risveglio ed il mio buon umore…. per non parlare del bicchierone di latte fresco e menta d’estate!!

Ma leggere certe cose, mi ha fatto ripensare a questo alimento e forse ad approfittare del cambiamento per far un’abitudine di famiglia sostituirlo con il “latte” di riso.

Secondo Naboru Muramoto, autore del libro “Il medico di se stesso”, secondo diversi testi di diversi editoriali, e secondo alcuni medici americani, in particolar modo secondo due pediatri famosi, Benjamin Spoke e Frank Oski, e secondo tanti altri articoli e testi, il latte vaccino fa male.

Secondo la loro teoria, il latte provocherebbe malattie anche molto serie come il diabete e diversi tipi di allergie.
Da un’intervista ad Oski “Non vedo proprio il motivo di bere latte di mucca in nessuna fase della nostra vita. E’ roba fatta per le mucche, e non per gli esseri umani.”

Le manifestazioni patologiche dovute a fattori alimentari costituiscono un fattore sempre più rilevante nelle popolazioni dei paesi industrializzati. Peraltro, soprattutto nel bambino, i fattori che predispongono all’allergia alimentare, con sintomi respiratori ed asma in primo luogo, sono numerosi, ma quelli identificati con maggiore sicurezza contemplano l’esposizione ad alimenti quali latte vaccino, uovo e pesce.

Non sempre è evidente la correlazione temporale tra il consumo dell’alimento ed la bronco costrizione.

Ed ancora, dal libro di Robert Cohen “Ogni bicchiere di latte di mucca raddoppia la quantità dell’ormone IGF-1 nel corpo umano, sostanza che sostiene l’aumento di dimensioni del cancro”.

L’ormone del latte ha lo scopo di velocizzare la crescita del vitello: 300 kg in pochi mesi.
Nell’uomo, nell’adulto, la fase di rapida crescita è terminata, ma gli ormoni del latte e derivati continuano a stimolare le ghiandole e le cellule per una crescita anormale, portando ad uno squilibrio ormonale e ad un malfunzionamento dell’attività ghiandolare.

Ed ancora altre conseguenze per l’uomo….

Tutti i miei studi portano ad un unico punto: nessun tipo di latte, vegetale o animale, è nutrizionalmente indispensabile per l’uomo, ad eccezione del latte materno per il lattante. In particolare, i nutrienti presenti nel latte vaccino, in particola modo il calcio, possono essere ottenuti in quantità adeguate da altri cibi quali (oltre a latte vegetale arricchito di calcio) verdure, legumi, frutta secca.

In conclusione, il latte è un alimento non essenziale dopo lo svezzamento, e come tale va consumato solo in piccole quantità se gradito e ben digerito..

Così, se posso tranquillamente sostituire il pomodoro nella pasta  con condimenti a base di soia e/o riso, se posso sostituire il latte del mattino con del latte di riso ed orzo, se posso evitare di fargli frittate ed uova alla coque, se posso limitare la carne a quella di maiale, agnello, coniglio e cavallo, DEVO anche imparare a preparargli dolci senza latte e senza uova………. (???)

E questo sarà necessario ogni qual volta all’asilo ci sarà una festicciola di compleanno: lui non potrà mai assaggiare altro che non sia quello preparato da me con le attenzioni del caso……

Per ora il problema più grande, è l’ovetto kinder: ogni volta è un pianto davanti al bancone di un bar, o al supermercato, o davanti ad un altro bimbo per strada, perchè topino non può capire perchè ora la sua mamma gli dice sempre di no e non gliene compra più.

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Andrea
10 anni fa

Mi sto accorgendo che la allergie o intolleranze alimentari sono molto più diffuse di quel che si pensa e sono notevolmente aumentate rispetto a qualche anno fa. Colpa dell'inquinamento sempre più diffuso? Non lo so, ma certo è un gran problema! Tanti auguri per il tuo Topino! Al latte si può rinunciare (mia figlia non l'ho mai voluto), ma davanti all'ovetto kinder è difficile dire di no! Un caro abbraccio

Sabrina
10 anni fa
Reply to  Andrea

Si, infatti Andrea…. poi se sia per colpa dell'inquinamento o meno non saprei….stando a quello che dicono loro, non c'entra nulla l'inquinamento: è sempre stato così per il semplice fatto che non è (parlo relativamente al latte) un alimento per l'uomo…..
Il brutto è che Ricky viveva di latte, latte a go-go prima di dormire, a colazione, per merenda, al posto del pranzo e/o cena…. latte, latte, latte….
Per fortuna con la bevanda di riso sembra vada bene: dopo aver storto il naso al primo sorso e aver fissato il biberon per mezz'ora, si è deciso (o rassegnato, non so!) a berlo tutto ed ora non ho problemi….
Per l'ovetto si, sarà più difficile….a meno che non impari a farne di fondente extra ma stiamo fantasticando adesso!!
Un abbraccio Andrea

Patapata
10 anni fa

sono contenta che tu abbia scritto questo post, anche io sostengo questa tesi!! certo, in tempi di guerra un bicchiere di latte poteva salvare la vita a un orfanello, ma ora… che senso ha nutrirsi del prodotto materno di una specie diversa dalla nostra (inferiore, perdippiù!), destinato ad un vitellino (che certo non vedrà molti soli ancora..)?! la madre smette di produrre latte naturalmente, quando il figlio è in grado di sostentarsi tramite altre sostanze, perciò, che senso ha?!

Sabrina
10 anni fa
Reply to  Patapata

Beh, che dire: non è che abbiate tutti i toti!! In effetti non è nato per essere un latte per l'uomo ma per il vitello…come si dice: ad ognuno il suo!! e poi si, se madre natura ha voluto che una volta arrrivati allo svezzamento una madre non ha più latte, evidentemente un motivo c'è!
Ma è talmente buono……
perchè sono sempre le cose più buone quelle che fanno più male?
Comunque, impareremo (per voglia o per obbligo) a farne a meno e a trovare degni sostituti in ogni preparazione!
Tutto sta a prenderci il via….
Un abbraccio grande grande

Bree
10 anni fa

Ciau Sabri, capisco bene che all'inizio possa essere traumatico, soprattutto farlo accettare ad un bimbo, pero' vedrai che e' solo questione di abitudine! Prova a fare dolci che abbiano la forma di quelli conosciuti così che lui non si accorga della differenza, sei bravissima e non credo ti sara' difficile! 🙂 E per l'ovetto kinder secondo me e' piu facile di quanto non creda, bastano gli stampini giusti! E' solo questione di abitudine, e alla fine pensa solo che tutto questo ha un lato positivo: i dolci fatti in casa sono decisamente più sani 🙂 in bocca al lupo, se ti serve qualsiasi consiglio scrivimi pure in posta privata! un abbraccio