Gli gnocchi alla bava sono un primo piatto tipico della cucina valdostana a base di gnocchi di patate e fontina.
Una preparazione semplice per un piatto davvero gustoso, dove la delicatezza degli gnocchi di patate si sposa alla perfezione col sapore più deciso della fontina.
L’occasione giusta
Torna l’appuntamento mensile con la Rubrica L’Italia nel piatto, appuntamento tanto amato dal nostro papo perchè è uno dei rarissimi momenti in cui in casa può trovare del formaggio e gustarsi dei piatti con esso preparati.
Si perchè come già sapete, per questa Rubrica mi ritrovo ogni mese a studiare e scoprire piatti di una Regione tanto lontana da me per Km, territorialità, clima, prodotti e tradizioni, soprattutto gastronomiche: la Valle d’Aosta.
E dal momento che nella cucina valdostana il formaggio è alla base di molte ricette, diventa difficile a volte adattare dei piatti alla mia cucina “senza latticini”. Ecco che diventa così l’appuntamento preferito di papo, quando sa che preparerò una ricetta formaggiosa tutta per lui!
Tema dell’appuntamento odierno con la Rubrica sono i “formati di pasta della tradizione locale” della Regione che si va a rappresentare.
Tra i piatti più conosciuti della Valle, ci sono gli gnocchi alla bava, gnocchi a base di patate con tanto, tantissimo formaggio tipico valdostano: la fontina.
La pasta in Valle d’Aosta
Come già accennato in questo articolo, le rigide condizioni climatiche che la Valle d’Aosta affronta durante l’inverno, l’ha portata in passato ad affrontare lunghi e difficili periodi di isolamento. L’essere racchiusa tra le montagne più alte dell’Europa, ha fatto si che la Valle d’Aosta (oltre ai problemi climatici) riscontrasse grosse difficoltà negli spostamenti e negli scambi, problemi che hanno avuto un ruolo determinante sulla gastronomia locale.
E’ per questo che la cucina della regione si basa quasi esclusivamente sui prodotti locali derivati dall’alpeggio, dalla lavorazione e conservazione delle carni e del latte, conservando tutte le caratteristiche della cucina montana.
Ed è questo il motivo per cui la cucina della regione è poverissima di piatti di pasta.
Nella Valle d’Aosta, la pasta non è ingrediente delle gloriose zuppe valdostane, o di altre preparazioni di primi piatti nei quali, al posto della pasta e delle verdure fresche, domina il riso, il latte, il formaggio, il pane nero, le castagne.
La fontina
Tra gli alimenti più importanti prodotti e consumati nella Regione, spicca il latte.
Prezioso alimento proveniente dagli alpeggi dove le mucche, lontane da ogni imquinamento, si nutrono nei campi incontaminati.
Da questo pregiato latte, nasce la fontina, il formaggio Dop (DOC dal 1955) tipico della Valle d’Aosta, simbolo stesso della Regione.
La fontina viene fatta con il latte vaccino intero, proveniente da un’unica mungitura, con l’aggiunta di caglio di agnello in pasta o caglio liquido di vitello.
Si tratta di un formaggio a pasta semicotta, dal sapore che va da un gusto dolce ad uno più piccante a seconda della stagionatura, presente nella maggior parte dei piatti della regione.
Il nome fontina deriva dal Font, un alpeggio vicino a Quart, alla periferia di Aosta. Qui i metodi di preparazione del formaggio e le tecniche di stagionatura son rimaste immutate da secoli, garantendo una bontà senza eguali dei loro prodotti.
Fonte: La Cucina della Valle d’Aosta ( Newton Compton Editori)
Scopriamo insieme le paste tipiche di tutte le Regioni:
Valle d’Aosta: Gnocchi “alla bava”
Piemonte: Tajarin, i tagliolini piemontesi al Ragù di Cinghiale
Liguria: Farfalle con piselli e prosciutto
Lombardia: Ravioli alla valtellinese con fonduta di taleggio e bresaola
Trentino-Alto Adige: Schnalser-nudeln – pasta tipica della Val Senales
Veneto: Bigoli al ragù d’anatra
Friuli-Venezia Giulia: non partecipa
Emilia-Romagna: I balanzoni bolognesi
Toscana: Pappardelle al ragù bianco di coniglio
Marche: Cargiù marchigiani
Umbria: Manfricoli di Narni, pasta fresca senza uova
Lazio: Le fettuccine all’uovo
Abruzzo: Taccozze e lenticchie
Molise: Crioli o lacci delle scarpe al ragù di agnello
Campania: Scialatielli con gamberetti, cozze e polipetti
Puglia: Troccoli con le vongole
Basilicata: I cavatelli
Calabria: Pasta chijna cu u stoccu
Sicilia: Busiate Trapanesi con Matarocco Maissalisi
Sardegna: Spizzulus di Orroli al Cannonau
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Mi piace moltissimo questa ricetta. Quando andavo in valle per le vacanze era obbligatorio andare al risto e mangiarseli almeno una volta 🙂 Bacione e brava come sempre!
Che meraviglia, mi hai fatto venire una voglia di provare la tua ricetta, poi ho visto che gli gnocchi sono senza uova, quindi perfetti per la mia famiglia! Grazie per la ricetta
Anche da noi non sono molti i piatti di pasta tipici, è proprio vero nelle zone di montagna si è sempre cucinato con i prodotti locali.
Questi gnocchi sono assolutamente golosi ed invitano all’assaggio
Ciao Manu
Questi gnocchi li ho fatti anch’io tempo fa!!
e che bontà!!!!
elisa
Con la fontina? che bontà
Che piatto appetitoso! Mi hai fatto venire fame 😉
Un bacio
Sono strepitosi questi gnocchi, la fontina poi è davvero un formaggio unico, sai che venivo nella vostra regione per acquistarla? Facevamo una scampagnata unendo l’utile al dilettevole, anche perchè avevamo l’impressione che acquistata in loco fosse più saporita, un bacione!
Ma che buoni devono essere. Le tue ricerche gastronomiche danno sempre ottimi risultati.Brava
Sono proprio succulenti, un piatto veramente appetitoso! buonissimi!
Un piatto da replicare per la sua bontà.
Non li ho mai fatti ma li conosco molto bene e li adoro!!!!!
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