Ribollita toscana

Ribollita toscana

La ribollita toscana è un primo piatto caldo e sostanzioso, tipico della cucina tostana, che fa parte dei piatti della nostra tradizione.

Una sorta di minestra o, meglio, una sorta di zuppa (poichè più densa rispetto alla prima) a base di cavolo nero, verza, coste, fagioli cannellini e pane raffermo. Un piatto povero contadino di recupro degli avanzi, che per tradizione veniva preparato il venerdì per poi esser scaldata più volte sul fuoco lento, e servita nei giorni a seguire.

Da questa lenta e ripetura cottura prende il nome di “ribollita” ossia bollita più volte (appunto).

Una ricetta antica della tradizione contadina toscana che, come tale, vanta di alcune varianti a seconda della zona ma anche della ricetta di famiglia tramandata.

Unica costante in tutte le varianti è proprio la lunga, lenta e ripetuta cottura della zuppa.

Ricette in campo

La ribollita toscana è la seconda ricette che entra a far parte delle “Ricette in Campo”

E’ la ricetta preparata per la sfida Torino VS. Fiorentina che si disputerà domenica 9 gennaio p.v.

Come funziona giocare con “Ricette in Campo”?

Come hai avuto modo di constatare questa prima settimana di gioco, gni settimana sceglierò una partita del Campionato di Serie A e prepararerò due ricette (una per ognuna delle due squadre da me scelte).

Posterò la prima ricette di lunedì, la seconda di mercoledì. Il venerdì invece si apriranno le votazioni sulla pagina dedicata e si potrà votare fino alla domenica (fino all’inizio della partita stessa).

Tutti coloro che parteciperanno al gioco, riceveranno una mail contenente un buono sconto da utilizzare sul sito Eccefood.com quale ringraziamento per aver partecipato al gioco.

La ribollita: come prepararla

Come accennato in apertura articolo, la ribollita è una sorta di zuppa di verdure, fagioli e pane raffermo che viene cotta lentamente e ripetutamente.

Gli ingredienti sono di origine povera e (tradizionalemente) di recupero. Si tratta di verdure autunnali di facile reperibilità quali, in primis, il cavolo nero, al quale aggiungere il cavolo verza e delle coste.

ALtro ingrediente fondamentale per una ribollita ad hoc sono i fagioli cannellini, da utilizzare secchi e, pertanto, necessitano di ammollo prima della loro cottura. Si possono comunque anche utilizare dei fagioli in scatola.

Le verdure della zuppa vengono cotte utilizzando anche l’acqua di cottura dei fagioli stessi.

Una volta terminata la lunga cottura delle verdure, si aggiungono i fagioli, metà dei quali frullati ed i restanti interi.

La zuppa viene quindi fatta riposare un poco per poi trasferirla in una pentola di coccio alternandola in strati con del pane raffermo. Per una ricetta che rispetti alla lettera la tradizione sarebbe opportuno utilizzare del pane toscano. In mancanza di questo, anche altro pane casareccio raffermo va bene: la ribollita sarà comunque degna di un bis!

Terminata l’alternanza di strati, la zuppa viene coperta e lasciata riposare un’intera notte. L’indomani viene bollita nuovamente e servita bella calda.

Ribollita toscana

Recipe by Sabrina Pignataro
5.0 from 1 vote
Course: primi piatti, minestre, zuppeCuisine: toscanaDifficulty: facile
Servings

6

servings
Prep time

1

hour 
Cooking time

4

hours 
Resting Time

1

night

La ribollita toscana è un primo piatto caldo e sostanzioso, tipico della cucina tostana, che fa parte dei piatti della nostra tradizione.
Una sorta di zuppa a base di cavolo nero, verza, coste, fagioli cannellini e pane raffermo.
Un piatto povero contadino di recupro degli avanzi, che per tradizione veniva preparato il venerdì per poi esser scaldata più volte sul fuoco lento, e servita nei giorni a seguire. Da qui il nome “ribollita”.

Ingredients

  • 700 gr di cavolo nero (1 mazzo circa)

  • 600- 700 gr di bietole (1 mazzo circa)

  • 500 gr cavolo verza (mezzo cavolo circa)

  • 450 gr fagioli cannellini secchi

  • 300-400 gr pane casareccio raffermo

  • 2,5 lt di brodo vegetale

  • 2-3 patate a pasta gialla di media grandezza

  • 2 pomodori pelati

  • 2 carote

  • 1 costa di sedano

  • 1 cipolla dorata

  • 1 mazzetto di timo e rosmarino freschi

  • q.b. olio extra vergine di oliva

  • q.b. sale

  • q.b. pepe nero macinato al momento

Directions

  • Preparare i fagioli cannellini secchi
  • Lasciare in ammollo in abbondante acqua i fagioli secchi per almeno 12 ore, quindi scolare e trasferire in una pentola capiente con abbondante acqua per ricoprire i legumi.
  • Lessare i fagioli per circa 40-45 minuti dal bollore dell’acqua, senza salare.
    Per un gusto più aromatico dei legumi, aggiungere un rametto di rosmarino fresco durante la loro cottura.
  • Una volta cotti, aggiustare di sale e scolare i fagioli avendo cura di conservare la loro acqua di cottura.
  • Frullare metà dei fagioli e lasciare interi la restante metà.
    Tenere da parte fino al momento dell’utilizzo.
  • Preparare la ribollita
  • Mondare le verdure: pulire, eliminare la parte centrale dura, lavare e tagliare il cavolo nero, pulire lavare e tagliare anche le coste ed il cavolo verza.
    Lasciar sgocciolare.
  • Nel frattempo mondare la cipolla, le carote e la costa di sedano, eliminare la buccia esterna ed i filamenti, quindi tagliare finemente per utilizzarle per il soffritto.
  • In una capiente pentola versare l’olio ed aggiungere il trito per il soffritto. Unire il mazzetto legato con il timo ed il rosmarino freschi. Lasciar insaporire 1-2 minuti.
  • Eliminare il mazzetto di erbe aromatiche ed unire i pomodori pelati.
  • Unire anche le patate precedentemente sbucciate, lavate e tagliate a tocchetti di media grandezza.
    Lasciar insaporire qualche istante quindi unire le verdure sgocciolate.
  • Versare l’acqua di cottura dei fagioli, coprire e lasciar cuocere a fuoco lento per 2 ore, aggiungendo di tanto in tanto il brodo vegetale e mescolando delicatamente.
  • Trascorse le 2 ore, le verdure risultano ben cotte, quindi unire la crema di fagioli frullati.
  • Lasciar cucoere al tri 30 minuti, sempre su fiamma bassa, avend cura di mescolare di tanto in tanto ed aggiungendo all’occorrenza altro brodo vegetale.
  • Unire anche i fagioli lasicti interi e cucoere ancora altri 30 minuti, sempre mescolando di tanto in tanto.
  • Togliere la pentola dal fuoco, aggiustare di sale la zuppa e pepare. Lasciar riposare una mezz’ora coperta.
  • Nel frattempo affettare il pane raffermo.
  • In una pentola di coccio creare uno strato con le fette di pane raffermo, quindi ricoprire con la zuppa.
    Ripetere gli strati fino a riempire la pentola e, comunque, fino ad esaurimento degli ingredienti.
  • Coprire con un coperchio e lasciar riposare la zuppa tutta la notte.
  • Il giorno successivo aggiungere alla zuppa del brodo vegetale e cuocere nuovamente su fiamma bassa per circa 20 minuti, fino a quando la ribollita non torna ad esser calda e “cremosa”.
  • Trasferire nei piatti da portata e servire calda.

Notes

  • Per preparare la ribollita si possono utilizzare anche fagioli in scatola precotti.
  • E’ possibile aggiungere alla zuppa le verdure che si hanno a disposizione.
  • La ribillita ha una concistenza cremosa. Se si preferisce, si può aggiungere del brodo in più ed avere una zuppa più liquida.
  • Una volta cotta, conservare la ribollita in un contenitore chiuso in frigorifero, quindi riscaldarla e consumarla nel giro di 2-3 giorni.
  • E’ possibile congelare la ribollita in contenitori monoporzione appositi per il freezer.

Cosa fare ora.

Aspetta venerdì e torna a giocare con “Ricette in Campo”. Nell’attesa, replica le due ricette se vuoi e raccontami se ti son piaciute!

Venerdì vieni sulla pagina “Ricette in Campo” e vota la tua ricetta preferita.

Per ringraziarti di aver giocato con noi, io ed Eccefood.com ti offriamo un buono sconto spendibile sul loro sito per acquistare le eccellenze italiane e riceverle direttamente a casa tua, in un solo click!


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Rosellina
Rosellina
2 anni fa

Semplice.
Antica.
Genuina.
… Sa di naturalezza e salute.
Grazie per la chiarezza delle ricette che sempre ci proponi con mille accortezze, così da rendere realizzabile ogni proposta, per tutti, ognuno con la propria particolare esigenza di gestione della cucina, dei tempi più o meno stretti, del regime alimentare. Grazie!

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