Si chiamano Tteokbokki e sono gli gnocchi di riso coreani, una ricetta tradizionale e iconica della cucina di strada della Corea del Sud. Morbidi, elastici e incredibilmente avvolgenti, questi gnocchi cilindrici vengono preparati con farina di riso glutinoso e serviti in una salsa densa e piccante a base di gochujang, la celebre pasta di peperoncino fermentato coreano.
La loro consistenza “chewy” (ovvero una consistenza gommosa, appiccicosa ma piacevolmente masticabile), tipica e irresistibile di questi gnocchi, li rende perfetti da gustare ben caldi, immersi in una salsa che sprigiona aromi dolci, sapidi e speziati. I Tteokbokki si presentano come un piatto vivace, conviviale e pieno di carattere, ideale per chi ama scoprire sapori autentici e tradizioni lontane.
In questa versione, ti mostro come prepararli interamente in casa, a partire dagli gnocchi di riso fino alla salsa, utilizzando un brodo vegetale aromatico, perfetto per esaltare ogni sfumatura di gusto, non senza una piccola rivisitazione della ricetta tradizionale coreana.
In questa mia versione, infatti, ho scelto di omettete fish cake e uovo, utilizzando un brodo vegetale, per ottenere un piatto più leggero, inclusivo e adatto a diversi regimi alimentari. Il risultato è comunque ricco, appagante e completo, tanto da poter essere servito come portata principale. In Corea, infatti, non è raro consumarli come pasto unico, magari accompagnati da altri piccoli piatti, o semplicemente gustati da soli, caldi e fumanti, mentre fuori piove. Ideali per un pranzo sfizioso, una cena diversa dal solito o per portare un po’ di Asia in tavola… In ogni caso, si tratta di una ricetta perfetta per un viaggio nel cuore della Corea, partendo dalla tua cucina!


Assaggi dal Mondo: Cartoline dalla Corea del Sud e profumi speziati in cucina
Quando le parole non bastano a raccontare un luogo, ci pensano i profumi e i sapori a farlo. È proprio ciò che accade con Assaggi dal Mondo, la rubrica nata dalla collaborazione tra il mio blog Delizie & Confidenze e il sito di viaggi Carolina va in città.
Dalle “Cartoline da Carolina”, direttamente dal suo ultimo viaggio in Corea del Sud, ho tratto ispirazione per portare in cucina uno dei piatti coreani più amati: i Tteokbokki, gli gnocchi di riso coreani. Un viaggio sensoriale che parte dalle immagini e dai Racconti di viaggio della Corea del Sud di Carolina, per poi concretizzarsi in cucina, tra mestoli, spezie e profumi inebrianti.

Una collaborazione che profuma di viaggio
E’ così che nascono le “Ricette di Viaggio” della nostra Rubrica, da un’idea condivisa, quella di raccontare il mondo attraverso i sensi. La rubrica Assaggi dal Mondo è frutto della collaborazione tra D&C e Carolina, un viaggio a quattro mani e due cuori che esplora culture, tradizioni, immagini e sapori. Le Cartoline da Carolina sono la scintilla che accende la mia creatività culinaria: immagini autentiche, impressioni vive, angoli nascosti raccontati con amore e passione per il viaggio. Ogni piatto è un ponte tra parole e forchette, tra strade lontane e cucine di casa.


Dopo questo tuffo nel viaggio di Carolina, torniamo nella mia cucina e prepariamo questo famoso piatto iconico dello street food coreano. Prima però, un pò di storia, usi e costumi su questa ricetta!
Origine e significato del nome “Tteokbokki”
Il nome Tteokbokki (떡볶이) deriva da due parole coreane: tteok (떡), che significa “torta di riso” o “gnocco di riso”, e bokki (볶이), che significa “saltato” o “cotto in padella”. Originariamente conosciuto come gungjung tteokbokki, un piatto della corte reale preparato in versione non piccante con carne e verdure, si è poi evoluto nel tempo nella versione moderna, piccante e street food.
Tradizione e usanze
I Tteokbokki sono oggi uno dei simboli dello street food coreano, venduti in ogni angolo del paese da piccoli chioschi (i pojangmacha) o nei mercati tradizionali. Vengono consumati come snack, piatto unico, o street dinner condivisa tra amici. In Corea rappresentano non solo cibo, ma anche memoria affettiva: ogni coreano ha il proprio ricordo legato a una ciotola di tteokbokki fumante, magari gustata durante i mesi più freddi.



Gli ingredienti
Il protagonista assoluto è il tteok, ovvero lo gnocco di riso cilindrico, bianco e dalla consistenza gommosa. Viene accompagnato da una salsa a base di gochujang (pasta di peperoncino fermentato), salsa di soia, zucchero, aglio e brodo di pesce o vegetale. A questi si aggiungono spesso cipollotti, uova sode, fish cake, e talvolta anche formaggio o noodles.
La gochujang è (come accennato sopra) una salsa fermentata salata, dolce e piccante preparata con peperoncino rosso, riso glutinoso, meju (fagioli di soia fermentati), malto d’orzo (il tutto in polvere) e sale. Questa salsa viene usata come condimento per numerose pietanze della cucina coreana.
La fish cake coreana, conosciuta come “Eomuk” o “Odeng”, è una specie di panetto di pesce, solitamente fritto o cotto in brodo, a base di pesce tritato, farina, spezie e verdure. Viene aggiunta durante la preparazione dei Tteokbokki, ma alcune varianti della ricetta la omettono.


Descrizione del piatto e le varianti
Immaginate gnocchi di riso lucidi e morbidi, avvolti da una salsa rossa intensa, densa, quasi cremosa, dal profumo penetrante e speziato. Il tteok assorbe il sapore della salsa mantenendo la sua caratteristica masticabilità (chewy), mentre i cipollotti aggiungono un tocco fresco e pungente. Il piatto si presenta colorato, vivace, caldo, perfetto da condividere in una ciotola fumante.
Mentre il gochujang dona una piccantezza profonda e fermentata, che si bilancia con il dolce dello zucchero e la sapidità della salsa di soia, il brodo completa il tutto con una nota rotonda e avvolgente. In sottofondo, si avvertono l’aglio e i cipollotti che regalano freschezza.
Come ogni piatto tradizionele, anche dei Tteokbokki le versioni sono moltissime. Oltre a quella classica piccante, infatti, troviamo anche:
- Gungjung Tteokbokki (versione non piccante, con carne e verdure)
- Rabokki (con aggiunta di ramen)
- Cheese Tteokbokki (con formaggio fuso sopra)
- Creamy Tteokbokki (versione occidentale con panna)
- Vegetarian Tteokbokki, con brodo vegetale e senza fish cake

La mia ricetta: una rivisitazione più leggera e inclusiva
Nella versione tradizionale, i Tteokbokki vengono spesso preparati con fish cake, brodo di pesce e serviti con uovo sodo. Io ho scelto di proporre una variante più leggera e vegetale, utilizzando un brodo completamente vegetale e omettendo sia i fish cake che l’uovo.
Questa scelta rende la mia ricetta adatta a un pubblico più ampio: è vegetariana, vegana (se si evitano miele e uovo), senza lattosio, senza glutine (se si utilizza salsa di soia gluten-free o tamari) e priva di ingredienti di origine animale, pur mantenendo gusto, carattere e autenticità.
Di seguito i food labels (etichette alimentari) che si possono associare alla mia ricetta, la mia versione dei Tteokbokki:
- Vegetariana (con brodo vegetale e senza fish cake)
- Vegana (se si omettono uovo e miele eventualmente usati nella salsa)
- Senza glutine (se si utilizza salsa di soia gluten-free o si sostituisce con tamari)
- Senza lattosio
- Senza uova (se non aggiunto come topping)
- Senza pesce (se non si usano fish cake né brodo di pesce)
- Piccante (ma il livello di piccantezza può essere regolato)
- Contiene riso (attenzione per chi ha intolleranza specifica)
- Senza Olio di Palma (se tutti gli ingredienti usati ne sono privi, cosa molto probabile)
- Senza Fosfati (se non si usano ingredienti industriali contenenti fosfati)
Nota importante per i lettori con allergie o intolleranze:
Verificare sempre le etichette dei prodotti confezionati (come la salsa di soia o il gochujang), poiché potrebbero contenere glutine o tracce di altri allergeni a seconda del produttore.


Da un video di TikTok, piccoli trucchi e alternative pratiche
Per la preparazione degli gnocchi di riso coreani mi è stata molto d’aiuto una video ricetta vista su TikTok, realizzata da una giovane ragazza coreana che mostrava passo dopo passo come prepararli in casa. Mi ha colpita in particolare un dettaglio: lei tagliava i cilindretti di impasto sia dritti che con taglio obliquo, per dare un aspetto più dinamico e accattivante agli gnocchi. Un’idea semplice ma d’effetto, che ho deciso di seguire anche io!
Prepararli in casa non è complicato, ma è importante fare attenzione a non rendere l’impasto troppo umido (pena gnocchi appiccicosi e difficili da lavorare) e non cuocerli troppo a lungo, per evitare che perdano la loro tipica consistenza elastica e “chewy”. Un altro consiglio è quello di ungere leggermente le mani con olio di sesamo durante la formatura, per facilitare la lavorazione.
Per chi preferisce una versione più rapida, sia i tteok (gnocchi di riso) che la salsa già pronta sono acquistabili nei negozi asiatici specializzati, ma anche online. Alcuni ingredienti più particolari, come il gochujang o i fish cake, non si trovano facilmente nei supermercati tradizionali tra i brand nostrani, ma sono sempre più accessibili grazie agli shop digitali dedicati alla cucina orientale.
Idee per “italianizzare” i Tteokbokki
Se non hai la possibilità di reperire tutti gli ingredienti originali, è comunque possibile replicare i Tteokbokki con un tocco nostrano, avvicinandosi il più possibile al sapore e alla consistenza autentica.
Per esempio, al posto della farina di riso glutinoso, puoi utilizzare la farina di riso classica mescolata con una piccola parte di fecola di patate o amido di mais, per ottenere un impasto morbido ed elastico, anche se il risultato finale sarà leggermente meno “chewy”.
In mancanza della gochujang, puoi creare una salsa alternativa mescolando concentrato di pomodoro con paprika dolce e piccante, un pizzico di peperoncino in polvere e un cucchiaio di miele o zucchero, per bilanciare il sapore agrodolce. Al posto della salsa di soia, una spruzzata di salsa Worcestershire o un mix di salsa tamari e aceto di mele può dare una nota sapida e complessa.
Per sostituire i fish cake, puoi usare tofu grigliato a fette, oppure delle sfoglie di omelette sottile tagliate a striscioline, oppure rinunciare a questa aggiunta e gustarsi degli gnocchi di riso in salsa piccante, senza aggiunta di altri ingredienti.
Mentre i cipollotti possono essere sostituiti con dei porri affettati finemente o erba cipollina fresca.
Con un po’ di creatività e sperimentazione, anche con ingredienti semplici e facilmente reperibili puoi ottenere un piatto gustoso, sorprendente e con tutta l’anima comfort dei veri Tteokbokki.


Considerazioni personali
Preparare gli gnocchi di riso è stato, sorprendentemente, un momento quasi meditativo: cercare di formare dei cilindri della stessa grandezza ha richiesto attenzione e una certa manualità, ma alla fine si è rivelato anche rilassante e gratificante.
All’assaggio, il primo boccone mi ha spiazzata: la consistenza era così elastica e appiccicosa che l’ho subito paragonata a un chewing gum piccante! Eppure, appena terminato quel primo morso, ho avvertito il desiderio di mangiarne ancora… e ancora. Il piccante, inizialmente pungente, diventava via via più gestibile… o quasi! Dipende tutto da quanto siete abituati a gestire il piccante! Mentre la consistenza gommosa si trasformava in una piacevole scoperta. Un piatto davvero interessante, coinvolgente, e ricco di sensazioni.



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Sabrina
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