Pesche al passito con crumble di amaretti

Pesche al passito con crumble di amaretti

Le pesche al passito con crumble di amaretti sono un dessert profumato e goloso, dove la dolcezza della frutta si sposa con la croccantezza degli amaretti e l’aroma intenso del vino passito. Semplici e veloci da preparare, le pesche al passito sono perfette da servire calde, tiepide o anche fredde, accompagnate da gelato o panna, nonchè in semplicità.

Un dessert semplice e profumato che racchiude l’estate in ogni cucchiaio: pesche mature farcite con una crema di amaretti, mandorle e passito, cotte al forno fino a diventare morbide e dorate. Pronte in pochi passaggi, deliziose con gelato o semplicemente con un ciuffo di menta fresca.

Un dessert al Km 0 ispirato alla Sagra delle Pesche di Castel Gandolfo

L’estate ha il sapore della frutta matura, dei pomeriggi assolati e delle feste di paese. È proprio questo spirito che mi ha guidata nella creazione del dolce che oggi vi presento: Pesche al Passito con Crumble di Amaretti, una ricetta che racchiude sapori autentici del Lazio, profumi d’infanzia e ricordi spensierati.
L’ispirazione nasce dalla Sagra delle Pesche di Castel Gandolfo, che si tiene ogni anno a fine luglio, in uno dei borghi più suggestivi dei Castelli Romani – luogo dove ho vissuto tante estati, pomeriggi con gli amici, passeggiate e chiacchiere da ventenni.

Durante l’ultima domenica di luglio, il centro storico di Castel Gandolfo si riempie di persone che degustano bevande, marmellate, dolci e macedonie, tutte a base di pesche.

In attesa di vivere anche quest’anno questa festa profumata e colorata, ho deciso di celebrarla in anticipo con questa ricetta che ne raccoglie l’essenza.

Un ricordo d’infanzia: pesche e vino bianco

Fin da bambina, il mio ricordo più bello è quello di gustare le pesche tagliate a spicchi servite con un bicchiere di vino bianco ben fresco. Ancora oggi, questa è la mia idea preferita per assaporare il frutto nelle giornate più calde, perché unisce la dolce bontà della pesca a sorsi freschi e leggeri, creando un abbinamento rinfrescante e perfetto per l’estate.

Se ami le pesche quanto me, sul blog trovi tante altre idee golose per gustarle al meglio, come ad esempio le pesche grigliate, perfetta per chi vuole portare in tavola tutta la freschezza e la dolcezza di questo frutto estivo, o il cocktail alle pesche per una variante più frizzante da sorseggiare nelle serate tra amici in terrazza.

Profumi, sapori e consistenze

Appena le pesche al passito escono dal forno, la cucina si riempie di un aroma caldo e avvolgente: il dolce profumo della frutta matura si intreccia con le note speziate di cannella, noce moscata e garofano, mentre il passito regala una dolcezza profonda e leggermente liquorosa. Al primo assaggio, la morbidezza succosa della pesca si sposa perfettamente con il crumble croccante degli amaretti e delle mandorle, creando un piacevole contrasto di consistenze. Il ripieno è vellutato e aromatico, con un equilibrio delicato tra dolce e speziato, mentre la superficie leggermente caramellata aggiunge un tocco di croccantezza irresistibile. Il tutto è arricchito dalla freschezza delle foglioline di menta e dalla cremosità del gelato vegetale, che insieme completano un’esperienza gustativa elegante e confortante.

Gli ingredienti: tra proprietà e curiosità per conoscerli meglio

Le pesche: simbolo d’estate e benessere

Le pesche sono il cuore della ricetta e, non a caso, il simbolo della sagra. Ricche d’acqua, fibre, vitamina C e beta-carotene, sono ideali per combattere la calura estiva e depurare l’organismo.
Dal punto di vista nutrizionale, una pesca media (150 g) apporta circa 60 kcal, con un buon contenuto di antiossidanti naturali. Sono dolci, succose e disponibili da giugno a fine agosto.
A Castel Gandolfo, le pesche hanno una tradizione secolare: coltivate nei terreni vulcanici dei Castelli Romani, si distinguono per la loro dolcezza e intensità aromatica. La sagra che le celebra è un tributo a questa eccellenza del territorio, con stand gastronomici, musica e piatti tipici.

Nelle immagini sottostanti, sono immortalate le pesche noci, varietà da me utilizzata per la preparazione di questo dessert. La ricetta si presta perfettamente all’utilizzo di altre varietà di pesca, purchè abbiano polpa soda.

(Images Credits: Canva.com)

Il vino passito: dolcezza tutta laziale

Per questa ricetta ho scelto un vino passito del Lazio, un prodotto che racconta la pazienza del sole e l’arte della vinificazione. Ottenuto da uve lasciate appassire per concentrare zuccheri e aromi, il passito laziale ha note calde di miele, frutta secca e albicocche.
Tra i più noti vi è il Cannellino di Frascati, perfetto con i dessert, ma anche altri passiti artigianali locali si sposano bene con la dolcezza delle pesche e il gusto tostato degli amaretti.

(Images Credits: Canva.com)

Gli amaretti: fragranza e tradizione

Gli amaretti sono un biscotto tipico italiano a base di mandorle, albume e zucchero. La loro nota amarognola equilibra alla perfezione la dolcezza del ripieno. Nella ricetta diventano un crumble profumato e croccante, arricchito da mandorle, spezie e vino passito.

La ricetta delle Pesche al Passito con Crumble di Amaretti

Ci sono ricette che nascono senza pretese, con quello che hai in dispensa e un frutto maturo tra le mani. Le pesche al passito con crumble di amaretti sono così: pochi ingredienti, profumi familiari, un gesto semplice che si trasforma in dolcezza pura. Le pesche si fanno scrigno di un ripieno aromatico, frutto, spezie, biscotti e vino dolce che cuocendo riempiono la cucina di un profumo avvolgente. È un dolce che non ha bisogno di perfezione, solo di essere condiviso, magari ancora tiepido, con chi ami o in un pomeriggio d’estate.

Le pesche al passito con crumble di amaretti sono un dolce semplice ma sorprendente, che profuma d’estate e di casa. Si preparano in poco tempo, con pochi ingredienti e senza grandi tecniche: bastano delle buone pesche mature, meglio se dalla polpa soda, da svuotare leggermente per accogliere un ripieno profumato e cremoso.

La polpa che si ricava si mescola con amaretti sbriciolati, mandorle e un tocco di spezie calde – cannella, noce moscata, un soffio di garofano – poi si aggiungono qualche cucchiaio di passito, che lega tutto con la sua nota dolce e liquorosa. Il risultato è un ripieno morbido e aromatico che viene inserito nelle mezze pesche, disposte in teglia con qualche fiocchetto di burro vegetale e una spolverata di zucchero.

Il profumo che sprigiona il forno durante la cottura è inebriante: fruttato, speziato, avvolgente. Il crumble in superficie diventa dorato e croccante, mentre l’interno resta succoso. Si servono calde o tiepide, magari con una pallina di gelato alla crema o alla stracciatella, qualche mandorla a lamelle e foglioline di menta fresca.

È una ricetta veloce, che si prepara in meno di mezz’ora e cuoce in un attimo, ma che conquista con la sua eleganza rustica, la stagionalità degli ingredienti e l’armonia dei contrasti: morbido e croccante, dolce e aromatico, fresco e avvolgente.

Varianti della ricetta

Ogni ricetta ha mille possibilità e piccoli margini per essere adattata ai gusti, alla dispensa o alle esigenze del momento. Insomma, questa è una di quelle ricette che si lasciano coccolare e cambiare con facilità. Ecco alcune varianti che puoi provare per personalizzare questo dolce in modo semplice e creativo.

  • Le Pesche: io ho scelto le pesche noci per la loro polpa più soda, ma vanno benissimo anche le pesche giallone, le percoche o altre varietà locali.
  • Frutta secca: al posto delle mandorle puoi usare pinoli, anacardi o altra frutta secca.
  • Il Passito: questo vino ha una dolcezza profonda e aromatica. E’ possibile sostituirlo senza alterare troppo il profilo della ricetta se si utilizza al suo posto del Moscato, del Vin santo o della Malvasia dolce.
  • Alcol-Free: se si predilige una versione senza alcool, si può usare un succo di pesca o di albicocca (meglio se 100% naturale), magari aggiungendo una punta di estratto di vaniglia o una goccia di aceto balsamico dolce per dare profondità.
  • Gli amaretti: hanno una nota intensa di mandorla e una texture friabile che si sposano alla perfezione con le pesche. Al loro posto però è possibile utilizzare altri biscotti secchi (ad esempio dei cantucci, altri biscotti rustici con mandorle o dei biscotti integrali). Per una versione vegan, si possono utilizzare dei biscotti vegani (alle mandorle o alle nocciole per restare nel mondo della frutta secca e mantenere un profilo aromatico simile).
  • Dolcezza: nella mia versione il ripieno non ha zucchero aggiunto, ma se preferisci un gusto più dolce puoi unire 1-2 cucchiai di zucchero semolato.
  • Accompagnamento: oltre al gelato vegetale, puoi servirle con panna montata o semplicemente con mandorle a lamelle e menta.

Questa è una di quelle ricette che si presta ad essere reinventata ogni volta, cambiando un frutto, una spezia, un tipo di frutta secca. Basta poco per darle un tocco personale e trasformarla nel tuo dolce d’estate.

Che tu segua una dieta specifica, abbia ingredienti diversi a disposizione o voglia solo sperimentare, ci sono tante piccole modifiche possibili per rendere questa ricetta ancora più tua. Insomma, la cosa bella di questa ricetta è proprio che non esistono regole fisse: basta lasciarsi ispirare e divertirsi un po’ con gli ingredienti. Alla fine, il risultato sarà sempre buonissimo… e tutto tuo!

Come conservare le pesche ripiene

Le pesche al passito si conservano in frigorifero per 2-3 giorni in un contenitore ermetico. Prima di servirle, puoi:

  • riscaldarle leggermente in forno per esaltarne profumi e consistenza,
  • oppure gustarle fredde, soprattutto se accompagnate da gelato.

Si sconsiglia la congelazione perché altererebbe la consistenza della frutta e del ripieno.

Conclusione

Questa ricetta è un piccolo viaggio tra i sapori del Lazio, tra tradizione contadina, profumi familiari e prodotti locali. È un dessert semplice ma scenografico, ideale per celebrare l’estate, magari in occasione di una cena con amici o, perché no, in un picnic durante una sagra di paese.

In attesa di tornare a Castel Gandolfo per la Sagra delle Pesche, porto un po’ di quella magia nella mia cucina e nella mia tavola, con un dolce al Km 0 ispirato ai ricordi d’infanzia e prodotti locali.

Hai mai assaggiato le pesche di Castel Gandolfo? Oppure hai un ricordo legato a una sagra della tua infanzia? Raccontamelo nei commenti!

Pesche al passito con crumble di amaretti

Recipe by Sabrina Pignataro
5.0 from 1 vote
Course: Dessert, Dessert con la frutta, Dolci con la fruttaCuisine: italianaDifficulty: facile
Servings

6

servings
Prep time

10

minutes
Cooking time

30

minutes
Total time

40

minutes

Le pesche al passito con crumble di amaretti sono un dessert profumato e goloso, dove la dolcezza della frutta si sposa con la croccantezza degli amaretti e l’aroma intenso del vino passito. Semplici e veloci da preparare, le pesche al passito sono perfette da servire calde, tiepide o anche fredde, accompagnate da gelato o panna, nonchè in semplicità.
Un dessert semplice e profumato che racchiude l’estate in ogni cucchiaio: pesche mature farcite con una crema di amaretti, mandorle e passito, cotte al forno fino a diventare morbide e dorate. Pronte in pochi passaggi, deliziose con gelato o semplicemente con un ciuffo di menta fresca.

Ingredients

  • 4 pesche mature ma sode

  • 10 amaretti (biscotti secchi)

  • 125 g vino passito (io del Lazio)

  • 30 g mandorle pelate (o a lamelle)

  • 2 cucchiai zucchero semolato (poco per la superficie)

  • 1/2 cucchiaino spezie in polvere (mix tra cannella, noce moscata, fiori di garofano)

  • q.b. burro (io vegetale di cocco)

  • q.b. gelato alla crema o stracciatella (io vegetale) per servire

  • q.b. foglioline di menta fresca per decorare

  • q.b. mandorle a lamelle per decorare

Directions

  • Lavare e asciugare le pesche. Tagliarle a metà, rimuovere il nocciolo e scavare leggermente la polpa centrale per creare un incavo più ampio. Conservare la polpa scavata.
  • Frullare la polpa con gli amaretti, le mandorle, le spezie e il vino passito fino a ottenere una crema densa e profumata.
  • Riempire le mezze pesche con il composto ottenuto.
  • Disporre le pesche così riempite su una teglia foderata con carta forno. Aggiungere qualche ciuffetto di burro vegetale e cospargere leggermente con zucchero semolato.
  • Infornare a 180°C per circa 30 minuti, finché le pesche non risultano morbide e leggermente caramellate in superficie.
  • Servire calde, tiepide o fredde, con una pallina di gelato (vegetale) alla crema o stracciatella, decorando con menta fresca e mandorle a lamelle.

Recipe Video

Notes

  • Le pesche al passito si conservano in frigorifero per 2-3 giorni in un contenitore ermetico. Prima di servirle, è consigliabile riscaldarle leggermente in forno per esaltarne profumi e consistenza. Sono però ottime anche fredde, soprattutto se accompagnate da gelato.
    Si sconsiglia la congelazione perché altererebbe la consistenza della frutta e del ripieno.
  • Varianti per personalizzare questo dolce:
    . Pesche: io ho scelto le pesche noci per la loro polpa più soda, ma vanno benissimo anche le pesche giallone, le percoche o altre varietà locali.
    . Frutta secca: al posto delle mandorle puoi usare pinoli, anacardi o altra frutta secca.
    . Passito: questo vino ha una dolcezza profonda e aromatica. E’ possibile sostituirlo senza alterare troppo il profilo della ricetta se si utilizza al suo posto del Moscato, del Vin santo o della Malvasia dolce.
    . Alcol-Free: se si predilige una versione senza alcool, si può usare un succo di pesca o di albicocca (meglio se 100% naturale), magari aggiungendo una punta di estratto di vaniglia o una goccia di aceto balsamico dolce per dare profondità.
    . Amaretti: hanno una nota intensa di mandorla e una texture friabile che si sposano alla perfezione con le pesche. Al loro posto però è possibile utilizzare altri biscotti secchi (ad esempio dei cantucci, altri biscotti rustici con mandorle o dei biscotti integrali). Per una versione vegan, si possono utilizzare dei biscotti vegani (alle mandorle o alle nocciole per restare nel mondo della frutta secca e mantenere un profilo aromatico simile).
    . Zucchero: nella mia versione il ripieno non ha zucchero aggiunto, ma se preferisci un gusto più dolce puoi unire 1-2 cucchiai di zucchero semolato.
    . Accompagnamento: oltre al gelato vegetale, puoi servirle con panna montata o semplicemente con mandorle a lamelle e menta.

Le altre proposte del menù “a spasso” tra le sagre:

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Sabrina


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carla emilia
carla emilia
9 giorni fa

Ciao Sabri, anche mia nonna ci preparava qualcosa di simile, un dessert che ho sempre amato moltissimo! Un abbraccio 🙂

Simona Nania
8 giorni fa

Le immagini parlano da sole, viene voglia persino di fare la scarpetta con un buon pane in quel sughetto delizioso, naturalmente dopo aver degusta almeno quattro mezze pesche…